Alle ore 20.45 di venerdì 23 novembre, presso la sala Convegni di Villa Frova, si terrà un concerto con il cantautore Paolo Perissinotto e il chitarrista Giovanni Buoro.
Pablo Perissinotto presenterà il suo ultimo album intitolato “In prima persona” nato da una serata concerto contro la violenza sulle donne e dalla collaborazione con l’Associazione In prima persona : Uomini contro la violenza sulle donne.
I proventi della vendita del disco andranno a favore della creazione di un Centro di ascolto per uomini maltrattanti che verrà inaugurato a breve a Pordenone in via De Paoli
Il disco è dedicato a Stefano Tessadori scomparso tempo fa, tra i primi a iscriversi all’associazione “In Prima Persona. Uomini contro la violenza sulle donne”
Cosa ciascuno di noi può fare per contrastare la violenza sulle donne? Il cantautore Pablo Perissinotto non ha perso tempo. L’idea è nata poco dopo il grande evento di sensibilizzazione legato alla violenza contro le donne andato in scena, con il sostegno di molte associazioni, lo scorso novembre sul palco del teatro Marcello Mascherini di Azzano Decimo, intitolato “Rimargina – Dire di no… si può” conclusosi con il brano: “Si può dire di no” scritto e musicato da Pablo Perissinotto ed Enrico Galiano.
Dal concerto è nata l’idea di un disco contro la violenza sulle donne. O meglio ancora, di un progetto artistico che ha voluto portare il suo contributo anche concreto in aiuto all’associazione che si impegna in questa direzione “In Prima Persona”. Da questo sodalizio è nato appunto, il disco che prende il titolo proprio dall’associazione uscito il 2 agosto scorso.
Perissinotto ha raccontato “Ero in procinto di incidere il mio terzo disco quando ho conosciuto l’associazione In prima persona con la quale abbiamo partecipato a una serata al teatro Mascherini di Azzano Decimo sulla violenza di genere. Sono rimasto colpito dai loro obiettivi e la nostra collaborazione si è stretta sempre di più nel tempo con un percorso che ha coinvolto molte persone. Ho deciso a questo punto, di donare a loro tutti i proventi della mia nuova produzione musicale”.
Il nuovo cd di Perissinotto ha avuto come direttore artistico Giovanni Buoro ed è stato prodotto da Giorgio Canali (produttore anche di Afterhours,Tre allegri ragazzi morti, Verdena). Questo lavoro comprende in realtà diverse collaborazioni: Fabio “Dandy Bestia” Testoni chitarrista fondatore degli Skiantos, Max Gelsi, bassista storico di Elisa e Ivano Fossati, Omar Pedrini cantautore e fondatore dello storico gruppo Timoria.
Si tratta di tredici tracce incentrate sul tema della violenza sulle donne, la dodicesima “Si può dire di no” scritta con Enrico Galiano rivolta ai giovani appare in un video girato live con i giovani musicisti dell’orchestra “Tiziano Forcolin” diretti dal maestro Paolo Pessina . Nel disco è stata incisa anche la canzone “Ultimo banco” con il testo di Antonio Aprea, uno dei fondatori di “In prima persona” e con le musiche di Fabio Testoni. Il fotografo Guglielmo Gregoris ha illustrato l’immagine costruita con i volti di quasi 200 donne che é divenuta la copertina del disco.
I proventi derivanti dalla vendita del disco saranno utilizzati per la realizzazione e conduzione con operatori qualificati del Centro di ascolto per uomini maltrattanti, progetto di punta dell’associazione In PrimaPersona.
Il disco porta con sé la dedica importante all’architetto Stefano Tessadori, di recente scomparso, che è stato tra i primi a sostenere la nascita e la crescita dell’associazione, convinto sostenitore dei diritti di parità e di uguaglianza nella società. Il suo apporto intellettuale e un legame di profonda amicizia restano un puntello imprescindibile per tutti i soci: “ Stefano ha fatto parte di In prima persona fin dall’inizio partecipando con grande impegno. Uomo ricco di grandi pensieri ha portato un contributo importante e resta con noi anche se non fisicamente, ma come presenza costante in tutti i nostri progetti”.
Uno dei versi della canzone “Si può dire di no” dice: “Potrai scegliere di essere un ribelle, di mostrare i pugni per farti rispettare. Di farti odiare pur di non subire. Ma non scegliere di essere un vigliacco e di valere meno di niente. Chi picchia una donna è solamente perdente”. La violenza spesso nasce da cose futili, banali, da uno scherzo, da un modo di giocare e di prendere in giro, e senza rendercene conto si scivola nella violenza delle parole prima e dei gesti poi. Ciascuno di noi può fare qualcosa per cambiare.
L’Associazione In Prima Persona è stata fondata nel novembre del 2015, riunisce una trentina di iscritti di diversa provenienza professionale ed età. Tra i principali obiettivi, il Centro di ascolto che si avvarrà di operatori qualificati e potrebbe essere avviato in autunno e gli incontri di sensibilizzazione soprattutto con le nuove generazioni, quindi nelle scuole. La sede dell’Associazione si trova nella Casa del Volontariato, in via De Paoli a Pordenone.
Info : Villa Frova tel.: 0434 79027 ; e-mail : info@incaneva.it
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